La Rivista

fiducia! Curiosamente, nonostante il dato sul micromanagement citato, il 71% afferma che il proprio manager si fidi di loro per quanto riguarda la produttività nel lavoro da remoto, tuttavia ritiene anche che l’azienda debba ripensare la propria cultura e mentalità per rendere il lavoro ibrido davvero inclusivo. Variabile chiave anche nelle nuove modalità di lavoro La fiducia si rivela quindi una variabile chiave anche nelle nuove modalità di lavoro. Negli ultimi due anni abbiamo assistito a molte iniziative volte a mantenere la connessione tra le persone nonostante la distanza fisica, un esempio di cui ho verificato personalmente l’efficacia, è quello del “ kitchen meeting ”, un appuntamento non obbligatorio che si svolge il venerdì pomeriggio in cui tutti i componenti di un team sono invitati e dove non si parla di lavoro ma ci si ritrova in una cucina virtuale per fare quattro chiacchiere, scambiarsi idee per il week end oppure parlare della serie televisiva che si sta seguendo. È uno strumento di interazione sociale che sostituisce quello che avveniva in azienda alla macchinetta del caffè oppure in coda ad una riunione, è facile da realizzare e può diventare una piacevole abitudine per concludere la settimana di lavoro. È interessante notare che si tratta della riproposizione attraverso la tecnologia di iniziative come quella di Hewlett- Packard negli anni 80 che utilizzava il carrello del caffè che girava tra gli uffici a metà mattinata e chiamava tutti mediante una campanella ad uscire dagli uffici per fare una pausa insieme. Nuove tecnologie, nuovi uffici, nuove modalità di lavoro stessa necessità di relazione. Un altro esempio è quello che viene utilizzato creando stanze virtuali a cui chi vuole si collega e, pur facendo il suo lavoro autonomamente a casa sua, può scambiare qualche parola coi colleghi come se avessero tutti la scrivania nello stesso ufficio. Nell’azienda dove l’ho visto funzionare la stanza viene chiamata appunto “ufficio” ed i colleghi di altre funzioni che hanno bisogno di una informazione non chiamano più ma passano dall’ufficio (virtuale). Il risultato è stato un netto miglioramento della comunicazione a tutti i livelli oltre ad una interazione sociale quasi equivalente a quella fisica. L’importanza del feedback Un altro dato che emerge dall’esperienza è l’importanza del feedback che si è accresciuta nella situazione di lavoro a distanza perché potrebbe essere più difficile lo scambio continuo e in tempo reale che è allo stesso tempo costruttivo e motivazionale. Avere una interazione aperta e reciproca è la base non solo dello sviluppo per i collaboratori ma anche del ruolo di leadership a qualunque livello venga svolto, quindi è necessario utilizzare al meglio iniziative quali quelle menzionate. Connessione, inclusività, gestione La cosiddetta generazione Z può essere considerata non solo nativa digitale ma anche nativa smart worker La Rivista · Giugno 2022 25

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