La Rivista

ritiene che i comportamenti di micromanagement da parte dei capi siano aumentati con il lavoro ibrido e da remoto, tale dato pone la questione, molto rilevante, della forma di leadership da utilizzare. Vengono anche evidenziate possibili difficoltà di interazione con l’azienda e con i colleghi, tanto che solo poco più della metà ritiene che questi siano da considerare affidabili per lavorare in remoto. Mancanza di affidabilità significa mancanza di C isco, leader mondiale degli apparati per il networking, il 27 di aprile ha pubblica- to una ricerca intitolata I dipendenti sono pronti per il lavoro ibrido, e tu? svolta nel primo trime- stre del 2022 su 28000 collaboratori a tempo pieno operanti in 27 paesi dei 5 continenti. Scopo del lavoro è analizzare l’impatto del lavoro ibrido su cinque categorie di benessere: emotivo, finanziario, mentale, fisico e sociale. I risultati mostrano un plebiscito con l’82% degli intervistati che afferma che il lavorare da qualsiasi luogo li ha resi più felici, 6 su 10 dichiarano che qualità del lavoro e produttività sono aumentate, il 76% ritiene che il proprio ruolo possa essere ricoperto efficacemente sia da remoto che in ufficio. I miglioramenti più rilevanti riguardano l’equilibrio tra vita privata e professionale, le relazioni familiari e sociali, il risparmio di denaro, la forma fisica e la riduzione di stress. C’è però anche l’altro lato della medaglia: il 55% degli intervistati, quindi più della metà, Il lavoro ibrido accresce la necessità della cultura della fiducia di Enrico Perversi Le società che operano nel settore dell’alta tecnologia spesso forniscono dati interessanti per comprendere le tendenze e le scelte in atto nel mondo delle aziende. La fiducia variabile chiave anche nelle nuove modalità di lavoro La Rivista Cultura d’impresa La Rivista · Giugno 2022 24

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