La Rivista

stinabile visto il dimezzamento delle forniture di gas da parte di Mosca, le stime del Governo italiano sono per una possibile indipendenza dal gas russo raggiungibile nel secondo se- mestre del 2024 – l’importazione di gas russo in Italia è stata di circa il 40% del fabbisogno totale nel 2021, - ma i primi effetti potrebbero vedersi già alla fine di quest’anno. Minato il potere d’acquisto Alla conferenza Ocse di Parigi, Draghi ha anche ribadito che non bisogna perdere di vista l’imperativo della transizione ecologica, sottoli- neando che la crisi attualmente in corso “ non è, e non deve essere, una scusa per tradire i nostri obiettivi climatici, ma un motivo per raddop- piare i nostri sforzi ” verso di essi. Se in questi mesi lo scenario del conflitto appare essersi consolidato, le sue conseguenze stanno modifi- cando l’appoggio e il coinvolgimento dei Paesi occidentali alla resistenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’aggressione di Mosca. Lo stesso presidente americano, Joe Biden, sembra aver preso le distanze dal conflitto dichiarando che il dato dell’inflazione costituisce ora la priorità degli interventi del governo Usa. E anche in Europa, il presidente Macron si trova a dover fare i conti con la risalita della coalizione di si- nistra guidata da Jean-Luc Mélenc- hon e a problemi interni, con destra e sinistra molto tiepide rispetto alle questioni dell’area orientale, specie quando si tratta dell’invio di armi e dell’avvicinamento dell’Ucraina all’Europa. Anche nel corso della campagna per le elezioni presiden- ziali francesi, i temi del dibattito sono stati principalmente il potere di acquisto, l’aumento dei prezzi, il lavoro, e molto meno le questioni legate alla crisi ucraina. In Germania, pur senza scadenze elettorali in vista, l’attenzione è ri- volta allo stesso modo all’inflazione e alle difficoltà sociali, mentre la de- stinazione di 100 miliardi di euro alle forze armate tedesche deciso dal go- verno di Scholz è stata accolta senza entusiasmo. L’Unione cerca dunque di assumere ora una posizione più autonoma rispetto agli Stati Uniti, ed emerge la volontà di riprendere in mano l’iniziativa diplomatica, per una ripresa dei negoziati che possa portare ad una soluzione che scon- giuri gli effetti più drammatici del conflitto sulle economie già provate da recessione e pandemia. Reces- sione che, secondo l’economista di Harvard Larry Summers, potrebbe riproporsi entro uno o due anni, a partire dagli Stati Uniti, e si tratta di un’opinione condivisa da molti suoi colleghi, come Bruce Kasman, capo degli economisti di Jp Morgan Cha- se, una delle più grandi banche ame- ricane. Per Kasman riportare l’infla- zione americana a “ livelli accettabi- li ” potrebbe facilmente determinare una recessione del 2023. Si ritiene che le imprese americane saprebbe- ro superarla con danni limitati e che un’inflazione fuori controllo sarebbe molto più dannosa. Di diverso avviso è il commissario europeo all’Econo- mia Paolo Gentiloni, che in una re- cente intervista al Corriere della sera ha precisato che “ anche in una fase così complicata, la recessione non è inevitabile ”, e “ l’economia può resta- re in territorio positivo ”, rilevando le differenze con il contesto statu- nitense. Gentiloni ribadisce che la Bce “ va lasciata agire in autonomia ”, mentre occorre arrivare nei prossimi mesi “ a nuove regole di bilancio che siano più efficaci nella riduzione del debito, senza uccidere la crescita ”, obiettivo che “ in questo contesto ras- sicurerebbe molto i mercati ”. La Rivista Europee La sede della BCE a Francoforte La Rivista · Giugno 2022 17

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