La Rivista

La presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde ha annunciato a inizio giugno la fine del massiccio acquisto dei titoli di Stato avviato da parte della Bce per far fronte alla crisi economica del 2007-2013 e il rialzo dei tassi di interesse a partire da questo mese di luglio – prima di un quarto di punto percentuale, poi, a settembre, di mezzo punto Guerra all’inflazione di Viviana Pansa mai visto dal 1981, cui la Federal Reserve sta già reagendo con un più robusto rialzo dei tassi. Secondo le stime della Bce, l’infla- zione potrebbe dunque ancora au- mentare, mentre la crescita econo- mica è rivista al ribasso: per il 2022 al 2,8%, per il 2023 e 2024 al 2,1%. Il caro vita invece potrebbe assestarsi quest’anno al 6,8% e scendere l’anno prossimo al 3,5%. Una risposta comune al caro energia Mentre il ministro dell’Economia italiano, Daniele Franco, ha dichia- rato che la stretta della Bce era da tempo attesa, i mercati finanziari hanno reagito male soprattutto per l’assenza di una compensazione alla fine del quantitative easing ; al momento dell’annuncio, infatti, non era stato ancora previsto un piano “paracadute” per i paesi a più altro debito, annunciato pochi giorni dopo e al momento allo studio degli uffici tecnici di Francoforte. L’intenzione dell’esecutivo italiano è di puntare ora sulla crescita, con interventi per tagliare il costo del lavoro e spingere così i consumi, pur in un quadro complicato perché il rialzo dei prez- zi, specie di carburanti ed energia, ha limitato fino ad oggi i consumi e invita alla prudenza. Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, nel suo intervento alla conferenza ministeriale dell’Ocse “ L’aggressione ingiustificata dell’Ucraina da parte della Rus- sia sta severamente impattando sull’economia della zona euro e le previsioni sono molto incerte ”: così Lagarde ha giustificato la svolta monetaria della Bce, non escluden- do un aggiustamento dei tassi al rialzo in base a quelle che saranno le proiezioni dell’inflazione formu- late per il 2024. Il Consiglio direttivo della Bce si riunirà l’8 settembre per quantificare il rialzo. L’obiettivo è quello di frenare l’infla- zione, prodotta o aggravata dal pro- lungarsi della guerra in Ucraina: il suo tasso annuo nell’area euro è in- fatti arrivato a marzo 2022 al 7,4%, e al 7,8% nell’Unione europea, mentre un anno prima era rispettivamente all’1,3% e all’1,7% - fonte Eurostat. Il contributo più elevato all’inflazione deriva dal prezzo dell’energia, salito di oltre 4 punti percentuali in paral- lelo con l’inizio del conflitto sul fron- te europeo orientale. Il suo protrarsi non lascia ben sperare sull’anda- mento futuro dei prezzi, tanto che la Bce ritiene ora che il pericolo di un loro innalzamento faccia passare in secondo piano i rischi della mancata sostenibilità del debito dei paesi pe- riferici, tra cui l’Italia, che ha reagito all’annuncio di inizio giugno con il rialzo dello spread e un crollo della borsa di Milano del 5%. A pesare in negativo anche il rialzo dell’inflazio- ne negli Stati Uniti, all’8,6%, un tasso La Rivista Europee La Rivista · Giugno 2022 15

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