Lavorare in Svizzera: le professioni più richieste

Quali sono le professioni più richieste dal mercato del lavoro in Svizzera?
Lo svela un recente sondaggio che mette in relazioni le offerte di lavoro e i posti vacanti registrati nella Confederazione Elvetica.

Emerge che la Svizzera diventa appetibile sia per i giovani lavoratori che vogliano provare una nuova esperienza di vita, che per le PMI, più o meno strutturate, che qui possono trovare terreno fertile per ampliare il proprio business attraverso l’export di beni e servizi.

Tra le figure professionali più richieste c’è quella dello sviluppatore web ma anche quella dell’ingegnere (di vario ordine e grado). Non mancano poi le proposte di lavoro manuale come il carpentiere e il manovale specializzato in cantieristica. Opzioni che potrebbero essere soddisfatte dall’offerta Made in Italy, messa in campo dalle numerose aziende italiane, che svolgono anche lavori all’estero e che, attraverso il distaccamento dei lavoratori, potrebbero efficacemente rispondere alla domanda elvetica.

La lista delle professioni più richieste in Svizzera continua con le voci “insegnanti qualificati” e “personale sanitario”.

Ragguardevole il salario medio erogato che oscilla tra i 6mila e i 9mila franchi svizzeri al mese. A questi emolumenti vanno però sottratti i costi della vita che, nel territorio svizzero, sono sensibilmente più alti di quelli italiani. Vanno infatti considerati l’affitto di casa le spese per l’assicurazione sanitaria obbligatoria, i prezzi dei beni di consumo e quelli per soddisfare le attività per il tempo libero.

Un calcolo che professionisti e aziende italiane devono fare, se vogliono espandere il proprio business oltralpe, considerando che la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, è a disposizione per consulenze specifiche legate all’internazionalizzazione, ai servizi per le imprese, all’apertura di una rappresentanza fiscale sul territorio.

Ottime le relazioni finanziarie tra Svizzera e Italia

Dati ed export. Ecco i temi centrali che hanno caratterizzato l’assemblea dei Soci della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera. Bilancio positivo per le esportazioni Made in Italy verso la Confederazione Elvetica.

Si è tenuta giovedì 25 maggio 2023 l’assemblea generale annuale dei soci della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera. Un momento di scambio e di approfondimento che ha permesso ai soci di essere ragguagliati sull’andamento delle attività camerali, ma anche di incontrarsi nella prestigiosa cornice del Quartier Generale dello Swiss Life a Zurigo, gentilmente messo a disposizione da Stephan Ph. Thaler, CEO della Fondazione di Investimento Swiss Life.

L’assemblea dei Soci della Camera si è aperta con una relazione della Presidente Monica Dell’Anna relativa all’andamento generale dell’export italiano verso la Svizzera e sul suo saldo positivo, pari a 50 miliardi di scambio totale, con prospettive di crescita marcate per il 2023. La presidente Dell’Anna è tornata anche a ribadire il ruolo strategico della Camera negli scambi economico finanziari e di networking tra i due Paesi. In tutto questo, un ruolo cruciale è assegnato ai soci che, per primi, sono chiamati a rendersi portavoce della visione camerale.

L’assemblea dei soci ha dunque approvato il bilancio consuntivo 2022 e successivamente il bilancio preventivo 2023. L’attenzione si è poi spostata su una votazione che ha portato alla nomina di Vicenzo Di Pierri a “secondo Presidente Onorario della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera”, dopo 12 anni al timone dell’ente.

La nostra Presidente Monica Dell’Anna, prima donna alla guida della Camera, assieme all’Ambasciatore d’Italia in Svizzera, Silvio Mignano, presente all’Assemblea, ha ringraziato Di Pierri per aver valorizzato il Sistema Italia sul territorio elvetico, rafforzando l’autorità della Camera attraverso l’intensificazione delle relazioni con le istituzioni internazionali.

Per la prima volta dopo lungo tempo, l’Assemblea dei Soci è tornata ad includere un evento aperto al pubblico, rappresentato da una conferenza appannaggio di due economisti di fama internazionale: Daniel Kalt, Chief Economist e investement officer di UBS Svizzera, e Stefania Trenti, di Intesa San Paolo Research Department.

La notevole partecipazione ha testimoniato il valore di questi momenti di aggregazione e di formazione per i soci ma anche per coloro che vogliono approfondire la conoscenza delle relazioni che intercorrono tra Svizzera e Italia.

La relazione di Daniel Kalt, Chief Economist UBS, intitolata “Swiss economy and future challenges” ha evidenziato l’attuale situazione economica del mercato globale, legandola alle opportunità ma anche le difficoltà relative all’inflazione e alla delicata condizione geopolitica. Tra Italia e Svizzera esiste, storicamente, una relazione molto stretta che vede tecnologia e innovazione al centro di nuovi e proficui scambi.

Stefania Trenti di Intesa San Paolo Research Department, nel suo speech intitolato “The economy and finance of Italian industrial district”, ha presentato i principali risultati della ricerca sui distretti industriali che la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo conduce da oltre 20 anni. Emerge che il legame dei distretti industriali italiani con la Svizzera è rilevante, in particolare per quanto riguarda le esportazioni.  La Svizzera è il quarto mercato di sbocco per il Made in Italy, con un peso del 7,9% (contro il 5,5% del totale manifatturiero). Rilevante anche la presenza di investitori svizzeri, con 58 aziende distrettuali partecipate, e un particolare interesse nei confronti dei distretti della meccanica.

L’Assemblea si è chiusa con un aperitivo di networking sulla terrazza dello Swiss Life.

Svizzera trampolino di lancio del tech italiano

Sostenere l’ecosistema dell’innovazione Made in Italy a fare della Svizzera un’opportunità di sviluppo internazionale

Ricerca di network, committenti, investitori e informazioni sull’avvio di attività innovative: tutto questo ha da offrire la Svizzera agli innovatori italiani desiderosi di crescere sui mercati esteri.

Per scoprirli e per incontrare alcuni dei maggiori player elvetici, l’appuntamento con la Camera, con il Consolato, la Greater Zurich Area e lo Swiss Business Hub è al WMF – We Make Future di Rimini, dal 15 al 17 giugno, per scoprire in che modo il mercato svizzero possa rappresentare una leva di sviluppo per le aziende, start-up e scale-up tecnologiche italiane.

Per la prima volta, infatti, sarà allestita un’area italo svizzera nei padiglioni di RiminiFiera, per creare un hub fisico nel quel start upper e imprenditori italiani potranno incontrare e conoscere le opportunità offerte dalla Svizzera al business innovativo Made in Italy.

Al WMF si susseguiranno occasioni di incontro e di dialogo. Tra questi l’atteso Speak easy event “Ecosistema svizzero: un’opportunità per la tecnologia italiana”, in programma il 15 giugno, dalle 14.30 alle 16.

L’evento si rivolge a corporate, start-up, scale up, poli dell’innovazione, parchi scientifici e tecnologici italiani ma anche istituzioni (Regioni e Camere di Commercio) che in Italia si impegnano nello sviluppo e nella promozione dell’innovazione tecnologica.L’incontro avrà come fulcro una veloce e dinamica round table, moderata da Fiammetta Benetton, giornalista e responsabile dell’Ufficio Stampa della CCIS, alla quale prenderanno parte:
  • Stefan Zwicky: Direttore Swiss Business Hub Milano (Switzerland Global Enterprise)
  • Luca Valenziano, attaché scientifico dell’Ambasciata italiana a Berna distaccato presso il Consolato Italiano a Zurigo
  • Rolf Bühler, Direttore area Europa della Greater Zurich Area
  • Fabrizio Macrì, Direttore Camera di Commercio Italiana per la Svizzera
  • Fulvio Maccarone, One Creation – Impact Finance

Seguirà un aperitivo di networking, per consentire ai partecipanti di interagire tra di loro e con gli speaker dell’evento.

Per maggiori informazioni ed iscrizioni, scrivete a pressoffice@ccis.ch

L’ecosistema tecnologico svizzero atterra a Rimini. WMF, “the place to be”

Torna l’appuntamento con il futuro. Il più grande festival dell’innovazione digitale, il WMF, tornerà ad animare i padiglioni della Fiera di Rimini dal 15 al 17 giugno 2023.

Un’occasione imperdibile per coloro che si occupano di trasformazione digitale, innovazione e sviluppo di nuove tecnologie. Per questo la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera, non poteva mancare.

In collaborazione con lo Swiss Business Hub, con il Consolato Generale d’Italia a Zurigo e con la Greater Zurich Area, la Camera allestirà un’area espositiva italo-svizzera presso il WMF di Rimini, per accogliere il popolo degli innovatori e degli start upper che vogliano cogliere le opportunità offerte da questa sinergia tra i nostri Paesi.

L’area diventerà quindi il quartier generale di:

  • Investitori svizzeri, interessati a partecipare al ricco programma di appuntamenti offerto dal WMF con start-up e scale-up italiane e internazionali
  • Start-up, scale-up e corporate svizzere, interessate ad espandersi sul mercato italiano
  • Player dell’ecosistema innovativo svizzero, ovvero incubatori, acceleratori, parchi, agenzie, autorità cantonali che siano interessati a intensificare gli scambi con il business tech Made in Italy
  • Soci basati in Svizzera

L’obiettivo è quello di creare efficaci occasioni di networking tra domanda e offerta, portando a Riminifiera una rappresentanza emblematica delle realtà elvetiche potenzialmente interessate alle produzioni innovative italiane”, afferma Fabrizio Macrì, Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera che lo scorso anno era stato invitato dagli organizzatori del WMF per la raccontare al pubblico le opportunità che il mercato Svizzero offre in tema innovazione alle realtà italiane. “Dopo la proficua esperienza di partecipazione del 2022, abbiamo deciso di tornare al WMF con un’area espositiva dedicata ad accendere i riflettori sul mercato innovativo elvetico”.

Grazie alla partnership tra la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera e lo Swiss Business Hub di Milano, i soggetti svizzeri che si iscriveranno all’iniziativa, avranno la possibilità di presentare domanda per ottenere un sostegno finanziario alla partecipazione.

 “Quest’anno vorremmo portare la viva voce diretta delle aziende e degli enti svizzeri in fiera, per metterle in contatto con Start Up, Scale Up e PMI italiane” conclude Macrì.

Innovazione e sostenibilità: ingredienti principali per storie di successo nell’agroalimentare

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Il nostro prossimo webinar “Innovazione e sostenibilità: ingredienti principali per storie di successo nell’agroalimentare“, che si terrà il 24 maggio dalle ore 17, è stato menzionato su Fresh Plaza, uno dei portali d’informazione più importanti del settore.

👇 Dai un’occhiata all’articolo completo su Fresh Plaza per conoscere tutti i dettagli👇

A partire dalle 17 del 24 maggio, cinque relatori, tutti founder o CEO di note aziende attive nel settore agri-food, racconteranno al pubblico in che modo l’applicazione di pratiche innovative legate al green e al foodtech, abbiano permesso loro di raggiungere risultati eccellenti. Partendo dalle loro storie di successo, scopriremo come, anche altre aziende dell’agroalimentare, potrebbero migliorare le proprie performance, guidando la propria strategia verso un futuro sostenibile e innovativo.

Programma:

17.00 – 17.10
Saluto e apertura
Marina Bottinelli, CCIS Lugano

Saluto e introduzione al settore agroalimentare di CCIS
Irene Forzoni, CCIS Zurigo

17.10 – 17.25
Riso Gallo e la sostenibilità
Emanuele Preve, CFO & Board Member Riso Gallo

17.25 – 17.40
Obiettivo: Residuo Zero
L’agricoltura di precisione come strumento per raggiungere una vera sostenibilità
Paolo Iasevoli, Chief Marketing Officer & Co-Founder Evja

17.40 – 17.45
Q&A

17.45 – 18.00
L’innovazione tecnologica per tutelare la reputazione dell’eccellenza del Made in Italy e la salute dei consumatori
Giuseppe Coletti, CEO & Co-Founder Authentico Srl

18.00 – 18.15
Tradizione, scalabilità, trasparenza e innovazione per essere un business disruptive globale
Alessandro Condurro, CEO Antica Pizzeria Michele in the World

18.15 – 18.30
La tracciabilità della filiera del grano in blockchain come strategia per un ambizioso pastificio artigianale di Gragnano
Elena Elefante, CEO Pastificio 28 Pastai

18.30 – 18.45
Q&A e Fine lavori

Moderatrice: Donatella Maisto

Sale l’occupazione in Svizzera. Il 20% dei frontalieri lavora in Ticino ed è italiano

Nel primo trimestre del 2023 la Svizzera contava 5,238 milioni di persone occupate, ovvero il 2,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.

Di questi 1.707 milioni è straniero e occupato a tempo pieno. Il settore terziario pesa per il 68,6% del totale, dimostrando come gli stranieri preferiscano attività legate ai servizi che all’agricoltura e alla manifattura industriale.

Per quanto riguarda i frontalieri, ciò che emerge è che il 60% dei lavoratori di questa categoria si accentra in tre soli cantoni, uno solo confinante con l’Italia: il Ticino, infatti, è secondo nella classifica dei Cantoni svizzeri per numero di lavoratori frontalieri (evidentemente italiani). Qui si concentra il 20,4% della forza lavoro straniera attiva in Svizzera. Il record spetta al Cantone di Ginevra che ospita il 27,4% dei lavoratori frontalieri e il Canton Vaud che ne accoglie 10.8% (tutti francesi). Il resto è sparpagliato in altri cantoni ma le percentuali sono insignificanti. Nel quarto trimestre del 2022 abitava in Italia il 23,5% della manodopera frontaliera straniera attiva in Svizzera.